Dove e Quando?
La piana di Erbil dalla preistoria all’epoca islamica
La zona in cui opera la MAIPE si trova nella parte sud-occidentale della piana di Erbil formata da un bacino idrografico che drena le acque provenienti dai monti Zagros a est verso la vallata del Tigri a ovest, con i due maggiori affluenti, lo Zab superiore e lo Zab inferiore, che la delimitano a nord e sud.
Nel passato la piana era caratterizzata da ottimali condizioni di sfruttamento agricolo-pastorale, grazie alla presenza di una rete di corsi d’acqua che confluivano nello Zab superiore, e da una serie di vie di comunicazione est-ovest che congiungevano i passi nelle montagne orientali con la vallata del Tigri.
Mappa della Mesopotamia Settentrionale (ESRI Satellite) con indicati alcuni dei principali siti archeologici
Gli studi condotti nell’ambito del progetto di ricognizione estensiva, effettuata dall’Università di Harvard (l’Erbil Plain Archaeological Survey, diretta da J. Ur), hanno dimostrato la presenza di una densa occupazione territoriale databile a partire dal Neolitico e Calcolitico (periodi di Hassuna, Halaf e Ubaid; VII-inizi V millennio a.C.) e soprattutto durante il Tardo Calcolitico e il Bronzo Antico (V-III millennio a.C.). La regione è interessata dall’espansione del Regno di Akkad (2350-2200 a.C.), e poi diviene parte del territorio nord-orientale controllato dalla III Dinastia di Ur (2100-2000 a.C.).
All’inizio del Bronzo Medio, il re Shamshi-Addu I di Assiria attua delle campagne militari nella regione, conquistando, insieme all’esercito di Eshnunna, la città di Qabra, forse da identificare con il sito Kurd Qaburstan. Nella seconda metà del II millennio a.C. le regioni a est del Tigri sono controllate dal regno di Mittani prima e da quello medio-assiro poi. Durante il periodo neo-assiro (c. 1000-612 a.C.) la piana di Erbil fa parte del nucleo centrale dell’impero, subito a sud-est delle grandi capitali (Nimrud, Ninive e Khorsabad). In quest’epoca l’occupazione territoriale è molto densa e si registra un intenso sfruttamento delle risorse idriche mediante la realizzazione di grandi canali artificiali e monumentali acquedotti. Le capitali regionali sono Kilizu, identificata nel sito di Qasr Shemamok, e il centro religioso di Arbela/Arba’il, celato sotto la cittadella medievale di Erbil.
Nel periodo classico (III sec. a.C. – VI sec. d.C.) la regione entra a far parte del territorio controllato dai Seleucidi, poi dai Parti e infine dal regno Sasanide. La regione è conquistata dagli Arabi nel VII sec. d.C., entrando a far parte del califfato Ummayade, prima, e Abasside, in seguito.