La Città bassa di Kültepe/Kanesh
La città bassa, investigata nella sua porzione nord-orientale, ospitava le abitazioni dei mercanti assiri nel Bronzo Medio e doveva, in antico, circondare l’intera collina. Le case della città bassa erano raggruppate in isolati irregolari, gli edifici, di forma rettangolare, solitamente composti da due ambienti, avevano un basamento di pietra locale, alzati in mattone crudo e pavimenti di terra battuta, parzialmente coperti da lastre di pietra o stuoie in materiale organico per prevenire l’umidità.
Le ricerche PAIK si sono concentrate nel settore settentrionale della città bassa, non ancora investigato dagli scavi turchi. Al di sotto di quella che sembra essere un’occupazione sporadica recente, caratterizzata da muretti a secco in pietra e installazioni circolari, le indagini hanno restituito due diverse fasi architettoniche databili al Bronzo Medio.
La fase più antica si compone di un ambiente delimitato da due muri in pietra. Al suo interno è stata portata alla luce una grande installazione circolare composta da sassi e ciottoli, con materiale ceramico frammentario, frammisto a ossa animali e cenere, interpretato come il collasso di un forno domestico a cupola. A questa si collega un’ulteriore installazione rettangolare, addossata ad uno dei due muri perimetrali e delimitata da un basso muro in pietra. Quest’ultima, rivestita in piano da pietre giustapposte, è stata interpretata come un bacino funzionale all’utilizzo del forno. A sud di questo ambiente, si estende uno spazio aperto in cui sono evidenti le tracce di focolari e altre modeste installazioni da fuoco. Questi elementi ci permettono di interpretare l’area come appartenente ad un complesso domestico-produttivo, tipico dell’occupazione della città bassa in questa fase (Fase Ib).
La fase architettonica più recente consiste in una vasta area aperta delimitata all’estremità sud da un muro costituito da blocchi di pietra e ciottoli individuato a ridosso della sezione meridionale. Il muro è interrotto da una soglia, costituita da un blocco di pietra allettato orizzontalmente e forato dall’alloggiamento per i cardini di una porta, che fa presupporre il fatto che il resto di questo edificio è localizzato ancor più a sud. Nell’area settentrionale si estende un ampio spazio aperto, verosimilmente una corte dove venivano accumulati scarichi di materiali misto e pietra, rinvenuti in ordine sparso sulla superficie. La sequenza stratigrafica e lo studio preliminare dei materiali diagnostici suggeriscono che la fase più recente individuata sia contemporanea alla fase conosciuta come “Città Bassa, Fase Ia”, al momento attestata solamente dallo scavo di sepolture e generalmente poco documentata.
Le ricerche PAIK si sono concentrate nel settore settentrionale della città bassa, non ancora investigato dagli scavi turchi. Al di sotto di quella che sembra essere un’occupazione sporadica recente, caratterizzata da muretti a secco in pietra e installazioni circolari, le indagini hanno restituito due diverse fasi architettoniche databili al Bronzo Medio.
La fase più antica si compone di un ambiente delimitato da due muri in pietra. Al suo interno è stata portata alla luce una grande installazione circolare composta da sassi e ciottoli, con materiale ceramico frammentario, frammisto a ossa animali e cenere, interpretato come il collasso di un forno domestico a cupola. A questa si collega un’ulteriore installazione rettangolare, addossata ad uno dei due muri perimetrali e delimitata da un basso muro in pietra. Quest’ultima, rivestita in piano da pietre giustapposte, è stata interpretata come un bacino funzionale all’utilizzo del forno. A sud di questo ambiente, si estende uno spazio aperto in cui sono evidenti le tracce di focolari e altre modeste installazioni da fuoco. Questi elementi ci permettono di interpretare l’area come appartenente ad un complesso domestico-produttivo, tipico dell’occupazione della città bassa in questa fase (Fase Ib).
La fase architettonica più recente consiste in una vasta area aperta delimitata all’estremità sud da un muro costituito da blocchi di pietra e ciottoli individuato a ridosso della sezione meridionale. Il muro è interrotto da una soglia, costituita da un blocco di pietra allettato orizzontalmente e forato dall’alloggiamento per i cardini di una porta, che fa presupporre il fatto che il resto di questo edificio è localizzato ancor più a sud. Nell’area settentrionale si estende un ampio spazio aperto, verosimilmente una corte dove venivano accumulati scarichi di materiali misto e pietra, rinvenuti in ordine sparso sulla superficie. La sequenza stratigrafica e lo studio preliminare dei materiali diagnostici suggeriscono che la fase più recente individuata sia contemporanea alla fase conosciuta come “Città Bassa, Fase Ia”, al momento attestata solamente dallo scavo di sepolture e generalmente poco documentata.
Veduta aerea dell’area di scavo con visibili entrambe le fasi di occupazione rinvenute dalla missione PAIK
Vista aerea del muro perimetrale in pietra risalente alla fase più recente del Bronzo Medio
Dettaglio della ralla in pietra
Resti del forno e del bacino nella fase più antica dell’area di scavo